Perché non hai bisogno di usare l’ammorbidente con Bryzo

L’ammorbidente è un additivo che viene comunemente aggiunto al detersivo durante i lavaggi in lavatrice.

Oggi se ne fa un ampio uso, grazie al fatto che i composti chimici presenti negli ammorbidenti restituiscono capi particolarmente profumati e morbidi.
Tuttavia, queste sostanze non hanno solo effetti positivi e potrebbero nascondere insidie da cui è meglio proteggersi.

 

Che cos’è l’ammorbidente e come funziona.

In origine gli ammorbidenti venivano preparati con un composto naturale ottenuto grazie alla mescita di sapone, olio di oliva e altri oli (di semi e di sego) e venivano utilizzati prevalentemente su tessuti in cotone.

Col tempo, così come i detergenti, iniziarono ad essere prodotti in modo chimico.

Negli anni ’50 si iniziò a produrre un ammorbidente a base di un composto chiamato distearil dimetil ammonio cloruro, un tensioattivo cationico, che aveva la funzione di ammorbidire i pannolini che rimanevano particolarmente rigidi dopo i lavaggi.

Oggi gli ammorbidenti vengono prodotti su base chimica, con aggiunta di profumazioni che li rendono particolarmente piacevoli all’olfatto.

Come funziona l’ammorbidente

Durante la fase di asciugatura di un tessuto, le fibre si elettrizzano a causa della forza elettrostatica dell’acqua e tendono a rimanere attaccate l’une alle altre. Per questo motivo spesso i tessuti, una volta asciutti, rimangono rigidi e difficili da stirare.

L’ammorbidente è carico elettricamente e attira i tessuti per attrazione elettrostatica, rendendo così neutra la carica presente nel tessuto.

In questo modo, i fili del tessuto si alzano e si staccano tra di loro, e i capi risultano più morbidi e docili al momento della stiratura. Anche l’attrito durante la stiratura si riduce e ne consegue un minor infeltrimento e una minore usura del tessuto stesso.

Come si usa l’ammorbidente

L’uso dell’ammorbidente oggi è talmente frequente che sono state progettate anche lavatrici che lo rilasciano automaticamente grazie a un erogatore.

Nelle lavatrici tradizionali, invece, va inserito nell’apposita vaschetta al momento della programmazione e viene aggiunto ai capi nel momento del risciacquo, in modo che possa agire in modo più efficace durante l’asciugatura dei capi.

Tuttavia, spesso si tende ad eccedere nelle quantità e questo può essere dannoso per la salute.

La tecnologia di Bryzo: perché non serve ammorbidente

I motivi che spingono molti consumatori a utilizzare ampiamente gli ammorbidenti derivano da due delle loro caratteristiche principali:

  • La possibilità di ottenere tessuti morbidi
  • La buona profumazione che lascia sui tessuti.

Tuttavia, se venissero eliminate all’origine i motivi che rendono i tessuti rigidi e i cattivi odori sui capi lavati, l’utilizzo dell’ammorbidente risulterebbe inutile. Ed è esattamente quello che la tecnologia di Bryzo fa.

Tessuti sempre morbidi senza ammorbidente

In realtà, una delle cause principali della rigidezza dei tessuti dopo il lavaggio è data dall’uso di detergenti molto aggressivi: per eliminare macchie e per igienizzare spesso i detergenti contengono sostanze che aggrediscono i tessuti e, non solo di rendono rigidi, ma ne aumentano l’usura.

Poiché nel tempo sono stati messi in commercio detergenti sempre più aggressivi, allo stesso modo è diventato sempre più necessario l’utilizzo di ammorbidenti.

Bryzo non richiede l’uso di alcun detersivo, grazie alla tecnologia dall’ossigeno attivo. L’ossigeno attivo, infatti, è un gas naturale con un altissimo potere germicida: di conseguenza questa tecnologia permette di eliminare del tutto i batteri in acqua fredda.

I capi lavati con Bryzo escono già naturalmente morbidi dalla lavatrice e non necessitano di ammorbidente.

Il profumo del sole sui capi lavati

La necessità di utilizzare additivi come gli ammorbidenti per profumare i capi deriva dal fatto che spesso, anche una volta lavati, i tessuti conservano un odore fastidioso di stantio.

Ciò avviene perché durante i