Come funziona il lavaggio con ossigeno attivo, ioni di argento e raggi UV
L’ossigeno attivo, detto comunemente ozono, è un gas presente nell’atmosfera.
Oggi i lavaggi con ossigeno attivo offrono una soluzione che permette di ottenere capi perfettamente igienizzati in acqua fredda e senza l’aggiunta di detersivi.
Più efficace dei lavaggi tradizionali, questo sistema garantisce pulizia profonda, sicurezza e ecologia, grazie al fatto che l’ozono è un elemento del tutto naturale. Infatti, è presente nella stratosfera con la funzione di proteggere la Terra dalle radiazioni causate dai raggi ultravioletti, mentre nella parte di atmosfera più vicina alla Terra, è fondamentale per purificare l’aria e acqua.
La sua applicazione anche in ambito medico è oggi molto frequente, grazie all’efficacia dimostrata in qualità di antibatterico, antivirale e fungicida. Tuttavia, la scoperta dell’ozono non è recentissima ma risale a oltre cent’anni fa.
La storia dell’ossigeno attivo.
La scoperta dell’ossigeno attivo risale all’inizio dell’Ottocento, grazie agli studi del chimico tedesco, naturalizzato svizzero, Christian Friedrich Schönbein. Già noto per diversi studi sui metalli e sui processi di ossidazione lenta, nel 1840 suggerì l’esistenza dell’ossigeno attivo con la pubblicazione di un trattato sull’argomento.
La sua intuizione nacque – pare – grazie al particolare odore che l’ozono sprigiona durante i temporali.
Nel 1845 fu invece Auguste de la Rive, fisico svizzero che già aveva condotto studi sulle cariche elettriche nei gas rarefatti, a dedurne l’origine esatta. Fu proprio grazie agli esperimenti condotti nel suo laboratorio con le scariche elettriche sull’ossigeno che riuscì a riprodurlo.
Nel 1857 furono prodotte le prime apparecchiature ad arco voltaico che riproducevano l’ozono.
L’interesse su questa forma allotropica dell’ossigeno proseguì con studi e pubblicazioni sulle riviste scientifiche: nel 1885 Charles Kenworthy pubblicò il primo studio sull’uso terapeutico dell’ozono, mentre negli anni successivi vennero pubblicati studi sull’uso dell’ossigeno attivo nel trattamento della tubercolosi e in quello della sordità.
Tuttavia, i primi trattamenti di ozono terapia vennero praticati solo durante la prima guerra mondiale. Fu Hans Wolff il primo medico a trattare le ferite infette dei soldati con ozono ed ebbe risultati sorprendenti in un’epoca in cui ancora non esistevano né antibiotici né penicillina.
In Italia, il riconoscimento di queste qualità è molto recente: solo nel 1983 si è iniziato a utilizzare la terapia con ozono quando si è costituita la Società Scientifica di Ossigeno-Ozono-Terapia. Nel 1996 il Ministero della Salute ha approvato l’uso dell’ossigeno attivo per la sterilizzazione di ambienti con contaminazione da batteri, virus, spore, muffe e acari.
L’ozono, per le sue proprietà, ha interessanti applicazioni anche al di fuori della medicina, in quanto è un disinfettante potentissimo. Per questo oggi la ricerca scientifica si orienta proprio verso il suo potere disinfettante e sull’azione nei lavaggi.
Che cos’è l’ossigeno attivo e come funziona
L’ossigeno attivo (O3) è una forma dell’ossigeno (O2): rispetto a questa è più instabile, in quanto è formata da 3 atomi anziché 2.
Presente naturalmente nell’ambiente grazie all’azione dei raggi ultravioletti e alle scariche elettriche prodotte durante i temporali, può essere ricreato scientificamente in maniera controllata e sicura.
La sua efficacia si rileva:
- nell’azione battericida;
- negli effetti come fungicida;
- come inattivante dei virus.
L’azione antisettica dell’ozono, tuttavia, ha un particolare efficacia in acqua. Studi approfonditi ed esperimenti hanno dimostrato che in ambiente secco i germi subiscono un’influenza piuttosto blanda, mentre in acqua o in presenza di umidità l’azione battericida è molto elevata.
Non solo: anche il grado di purezza dell’acqua risulterebbe di fondamentale importanza, in quanto l’acqua più pura garantisce un maggior effetto antisettico. Questo si spiega con il fatto che, se l’acqua è impura, parte dell’ozono va perso nella reazione con i germi presenti nell’acqua.
Per quanto riguarda, invece, la temperatura, si rileva che l’azione sterilizzante è più efficace in acqua fredda piuttosto che in acqua calda.
La procedura di sterilizzazione avviene in tempi molto rapidi: è sufficiente una concentrazione di 2µg/ml per eliminare completamente dall’acqua tutti i batteri in pochi secondi.
L’uso dell’ossigeno attivo nei lavaggi
L’azione disinfettante dell’ozono è alla base dei lavaggi in lavatrice con questa tecnica: la sua capacità di eliminare i germi è notevolmente superiore a quella di altri disinfettanti come il cloro (circa 52% in più), senza tuttavia gli effetti nocivi di alcuni di essi.
L’ozono si decompone in acqua e forma ossigeno e ossigeno monoatomico, i quali reagiscono in tempi molto rapidi con i batteri, eliminandoli del tutto. Inoltre, l’ossigeno attivo non lascia alcun tipo di residui o tossine, odori né sapori. Al contrario, elimina gli allergeni che si possono trovare nel bucato a causa della presenza di acari della polvere e di altri artropodi.
I vantaggi dell’uso dell’ossigeno attivo nei lavaggi in lavatrice
L’utilizzo dell’ossigeno attivo nei lavaggi presenta molti vantaggi sia per la salute delle persone, sia per la salute dell’ambiente.
Infatti, si tratta di un gas del tutto naturale, già presente nell’ambiente, che non altera l’equilibrio dell’ecosistema e non inquina. Permette, inoltre, di non utilizzare detersivi, che spesso sono aggressivi e danneggiano l’ambiente.
Oltre ad essere estremamente efficace nell’eliminare virus, batteri, funghi e allergeni presenta altri importanti vantaggi:
- È del tutto innocuo;
- Non ha controindicazioni;
- Trattandosi di ossigeno, non può provocare allergie;
- Elimina la necessità di detersivi;
- Permette di ridurre del 95% i prodotti chimici usati con i lavaggi tradizionali;
- Elimina i batteri pesanti e tutti i residui dei tessuti;
- Non rovina i tessuti e li mantiene sempre freschi e puliti;
- Permette di lavare in acqua fredda con notevole risparmio energetico;
- Grazie al suo potere ossidante, fa da catalizzatore dei tensioattivi;
- Non danneggia la lavatrice.
Ioni di argento e raggi UV: perché si usano nei lavaggi con ossigeno attivo
Nei sistemi di lavaggio con ossigeno attivo in alcuni casi, come per esempio con Bryzo, vengono utilizzati anche gli ioni di argento e i raggi UV.
Gli ioni d’argento sono molecole elettricamente cariche che interagiscono con l’acqua e aumentano la capacità di disinfettare: non solo distruggono microbi e funghi ma anche i cattivi odori. È una caratteristica molto importante nei lavaggi in lavatrice perché permette di combattere il cattivo odore dei vestiti nel cestello, evitando che una volta asciutti conservino il fastidioso odore di stantio.
I raggi UV vengono invece utilizzati per la disinfezione dell’acqua, in modo che l’ozono possa concentrare tutta la sua attività sui panni da lavare. I raggi generati dalla radiazione ultravioletta germicida (UVGI) si basano sulla sterilizzazione con luce ultravioletta (UV). Si tratta di un sistema che elimina del tutto batteri, virus, muffe, alghe, ecc. I raggi UV agiscono direttamente sui microrganismi da eliminare, lasciando l’acqua microbiologicamente stabile.