Igiene profonda anche a basse temperature: ecco come con Bryzo

Non tutti sono concordi sulle temperature necessarie per avere un bucato privo di batteri.
C’è infatti chi sostiene che per i capi più sporchi si debbano utilizzare temperature almeno di 60°, mentre altre opinioni consigliano temperature inferiori con però l’aggiunta di additivi igienizzanti.

Entrambe le scelte hanno i loro pro e i loro contro e non sono sufficienti a garantire una igiene totale.

La carica batterica nel bucato.

I batteri sono dei microorganismi presenti ovunque nell’ambiente. Si tratta di strutture unicellulari che possono avere relazioni diverse con gli esseri umani: se in alcuni casi possono convivere senza interferire con la salute umana, in altri possono interagire: sia in positivo, sia in negativo.
Alcuni batteri, infatti, sono utili all’uomo, in quanto contribuiscono alla formazione della flora batterica, mentre altri sono dannosi perché possono provocare malattie.

In ogni caso, nel bucato sono presenti in quantità elevatissime: si parla anche di cento milioni di batteri per ogni ciclo di lavatrice.

Come ridurre la carica batterica del bucato

I batteri presenti in lavatrice sono molto numerosi e hanno provenienze diverse. Se i capi più sporchi sono i più carichi di germi, bisogna tenere conto del fatto che anche i capi nuovi non ne sono immuni.
Spesso nei tessuti rimangono i residui della lavorazione: sostanze usate per colorare ma anche per proteggere i capi dalle muffe durante il trasporto, tanto più oggi che il mercato globale prevede viaggi della merce attraverso i continenti. E con i capi viaggiano anche i batteri, che, nelle giuste condizioni ambientali, si moltiplicano rapidamente.

I lavaggi a temperature superiori ai 60° sono utili a eliminarne una parte, ma non possono garantire un’igiene totale, in quanto alcuni batteri muoiono solo a temperature superiori ai 100°.

Secondo i rapporti del Global Hygiene Council, sarebbero presenti nel bucato germi patogeni come lo stafilococco aureus, l’escherichia coli e lo pseudomonas aeruginosa, che possono rendersi responsabili di infezioni anche con gravi conseguenze.
I detersivi, se utilizzati temperature inferiori ai 40°, non sono sufficienti a ridurre la carica batterica del bucato, mentre gli additivi igienizzanti possono essere dannosi per la salute della pelle e per l’ambiente.

A ciò si aggiunge il rischio di rovinare i capi o di causarne un’usura eccessiva: le alte temperature, tanto più se abbinate a detersivi aggressivi o ad additivi igienizzanti, riducono sensibilmente la durata media dei capi di abbigliamento.
È dunque impossibile garantire l’igiene del bucato e, allo stesso tempo, salvaguardare la salute, l’ambiente e i capi di abbigliamento stessi?

L’ossigeno attivo: igiene totale a basse temperature

La risposta arriva dalla scienza e dalle nuove tecnologie che hanno permesso di studiare un sistema di lavaggio che riproduce ciò che avviene in natura attraverso l’ozono.
L’ozono è infatti un gas naturale che si genera dall’ossigeno, di cui è una forma allotropica, in presenza di scariche elettriche. Le scariche elettriche provocano la rottura delle molecole di ossigeno e la formazione di due radicali di ossigeno che, combinati con altre molecole di ossigeno, danno luogo all’ossigeno attivo, detto anche ozono.

In natura l’ozono è presente nella stratosfera grazie all’effetto che i raggi ultravioletti hanno sull’ossigeno presente nell’aria, ma si forma anche nell’atmosfera a causa delle scariche elettriche prodotte da un temporale.
La caratteristica più interessante dell’ozono è la sua fortissima componente battericida: si tratta, infatti, del più potente disinfettante presente in natura.

Il suo impiego a scopi terapeutici iniziò già verso la fine dell’800 e si consolidò durante la prima guerra mondiale: le ferite dei soldati venivano trattate con questa sostanza con grande successo grazie alla sua funzione di disinfettante e analgesico. Se in campo medico la ricerca è costantemente proseguita, solo recentemente si è applicato l’uso dell’ozono anche ai sistemi di lavaggio e di pulizia, in particolare per il bucato.