L’ossigeno attivo per la salute di mamma e bebè.

La salute del bambino e quella della mamma sono di certo una priorità per tutte le famiglie in cui sono presenti bebè. Se si mettono in atto una serie di precauzioni per salvaguardare la salute del nuovo nato e sovente si assumono nuovi stili di vita virtuosi, non è da trascurare nemmeno l’igiene e, con esso, la gestione del bucato.
Il bucato del neonato richiede cura e attenzione, in quanto nei capi di abbigliamento, così come nei bavaglini e nella biancheria, possono essere presenti numerosi batteri che vanno eliminati per evitare il diffondersi di patologie.

Come proteggere la salute del neonato

La salute del neonato va difesa sotto diversi punti di vista in quanto, nei primi mesi del bambino, il sistema immunitario non è ancora del tutto formato.

Per questo motivo i più piccoli possono essere più a rischio rispetto ai fratellini più grandi o agli adulti.
La cura della salute riguarda la protezione sia dalle malattie stagionali, in particolare quelle con complicanze respiratorie, sia quelle della pelle.

Disturbi come la dermatite atopica hanno un’incidenza più elevata sui bambini piccoli rispetto agli adulti: se ne è colpito meno del 10% della popolazione adulta, i neonati ne sono colpiti in una percentuale che varia dal 15 al 20%. Ciò si spiega col fatto che lo strato lipidico della pelle del neonato è più sottile di quella di un adulto e più facilmente viene attaccata dagli agenti esterni.

Del resto, le cause non sono da attribuire solo ai batteri presenti naturalmente nell’ambiente, ma, talvolta, anche all’uso troppo frequente di detergenti e detersivi o alle sostante chimiche in essi contenute che potrebbero essere troppo aggressive.
Ridurre o eliminare l’uso di queste sostanze è il primo passo per evitare che la pelle delicata del neonato possa subire un’aggressione alla sua flora batterica e causare così la comparsa di irritazioni o allergie.

Una soluzione per garantire la massima igiene, senza tuttavia utilizzare sostanze irritanti, dannose o, addirittura, tossiche, può avvenire grazie ai sistemi di lavaggio con l’ossigeno attivo.

L’efficacia dell’ossigeno attivo sull’igiene

L’efficacia dell’ossigeno attivo è ormai ampiamente riconosciuta. Fin dall’inizio del secolo scorso si è iniziato ad utilizzare l’ossigeno attivo a fini terapeutici, in particolare per la sua azione antiinfiammatoria e antalgica e in concomitanza con la sua funzione disinfettante.

Negli ultimi anni anche il Ministero della Salute ha approvato l’utilizzo dell’ossigeno attivo: è stato infatti riconosciuto come presidio naturale nella sterilizzazione dalla contaminazione di batteri, virus, spore e funghi. L’uso dell’ozono nel trattamento di aria e acqua è quindi ufficialmente approvato dagli enti che sovrintendono alla tutela della salute pubblica.
Anche a livello internazionale il Food and Drug Administration nel 2001 ha approvato l’utilizzo dell’ozono come agente antimicrobico nella produzione a fine alimentare, mentre la United States Department of Agricolture ha emesso una direttiva secondo cui l’ossigeno attivo può essere usato anche a contatto con prodotti alimentari (crudi e fresco cotti) fino all’imballaggio degli stessi.

Infine, per quanto riguarda l’Europa, nel 2003 una direttiva della commissione European Food Safety Authority sulla sicurezza alimentare, ha approvato l’uso dell’ozono nel trattamento delle acque naturali e sorgive.

La sanificazione del bucato con l’ossigeno attivo

Il sistema Bryzo ha la funzione di sfruttare l’efficacia disinfettante dell’ossigeno attivo anche nel lavaggio del bucato. In questo modo è possibile garantire una perfetta igiene a tutta la famiglia, compresa mamma e bambini, senza tuttavia gli effetti collaterali provocati dall’uso massiccio di disinfettanti o da detersivi non biodegradabili.

Nei capi di abbigliamento si trovano infatti batteri che sono presenti nell’ambiente esterno, in misura ancora maggiore nei capi dei bambini. I bambini infatti si sporcano più facilmente con pappe e con i giochi, tanto più se giocano all’esterno dove sabbia e fango possono rimanere nei vestiti.
Se i vestiti non vengono igienizzati in modo adeguato diventano il terreno fertile per la proliferazione di batteri, anche nel momento in cui siano stati lavati e all’apparenza sembrino profumati e puliti. Il contatto diretto con la pelle rende possibile la contaminazione batterica, con il rischio di patologie che colpiscono principalmente la pelle e l’apparato respiratorio.

I bambini ne sono più esposti in quanto il loro sistema immunitario è ancora immaturo e la loro pelle è più delicata.
Lo scopo di una attenta igiene dei vestiti è dunque quella di eliminare la carica batterica in modo da non rappresentare più un rischio per la nostra salute. È poi altrettanto importante evitare le sostanze chimiche contenute in molti detersivi in quanto rilasciano residui chimici dannosi per l’ambiente e, ancora di più, per la salute di chi li indossa.

L’ossigeno attivo in questo senso risulta la soluzione ideale: non solo non igienizza perfettamente senza lasciare alcun residuo, ma non richiede l’aggiunta di detersivi né l’uso di acqua ad alte temperature. Non solo una garanzia per la salute e una tutela per l’ambiente, ma anche un sistema più economico che abbatte le spese di energia elettrica e dei detersivi.